Il digitale è il luogo ideale per promuovere progetti artistici, intessere relazioni e trovare nuove opportunità. Dai social all’e-commerce, dal sito web agli influencer, ecco gli strumenti da utilizzare per sviluppare una strategia di digital marketing per l’arte
Il digital marketing offre a chi opera nel settore artistico – professionisti del settore o artisti stessi – numerose opportunità. L’arte per sua natura si presta infatti ad essere raccontata tramite gli strumenti digitali, in particolare l’arte visiva. Dai social media ai blog, dall’e-commerce alle fiere virtuali, c’è un intero mondo di possibilità per promuovere online servizi e opere nel campo dell’arte.
L’individuazione e l’ascolto del pubblico
Il pubblico del mondo dell’arte è estremamente ampio ed eterogeneo. Per questo, prima di strutturare una strategia di digital marketing per l’arte, è indispensabile restringere il campo, chiedendosi da chi è formato il proprio pubblico. L’ideale è creare un prototipo dell’acquirente medio (buyer persona) definendone le caratteristiche principali. Non solo anagrafiche. Fondamentale è comprendere le motivazioni che spingono la persona ad acquistare, i gusti, il modo in cui fruisce dell’arte e così via. Intercettare gli utenti attraverso sondaggi e la lettura delle recensioni online è un buon punto di partenza. In aggiunta, si possono utilizzare gli strumenti di Google Analytics per approfondire abitudini e comportamenti degli utenti online. Ad esempio, la frequenza con cui leggono blog dedicati all’arte o la tendenza ad iscriversi alle newsletter, il tempo dedicato a queste attività, la permanenza media su un sito o un e-commerce.
L’importanza del sito web
Il sito web è un biglietto di presentazione importante per un artista o un operatore d’arte. Anche quando non include un e-commerce, deve offrire tutte le informazioni che possono risultare utili: biografie degli artisti, dettagli sulle opere, orari di visita nel caso di gallerie. Il sito web, oltre ad essere curato in tutti dettagli, dev’essere ben indicizzato in termini SEO, in modo da poter essere facilmente trovato da persone potenzialmente interessate. La struttura deve offrire una navigazione fluida e intuitiva e il design, parlando del settore artistico, dev’essere particolarmente curato, nonché in linea con i contenuti che vengono veicolati.
E-commerce per l’arte
Artisti, gallerie e case d’asta trovano nell’e-commerce il loro ambiente ideale. Oggi, infatti, buona parte degli acquisti delle opere d’arte avviene online. Come qualsiasi altro shop, anche un e-commerce dedicato all’arte deve rispettare alcune regole. Prima di tutto, deve essere ben organizzato per categorie, in modo da rendere scorrevole e rapida la navigazione. Le immagini caricate devono essere di ottima qualità e le schede dei prodotti devono fornire una descrizione dettagliata ed esaustiva. Un servizio molto apprezzato è quello offerto dalle online viewing room: aree esclusive, dedicate ai soli utenti registrati, nelle quali si può visionare una speciale selezione di opere oppure intraprendere un tour virtuale nella galleria.
Digital marketing per l’arte e influencer
Anche il mondo dell’arte ha i suoi influencer. Senza scadere nella mercificazione di prodotti dall’alto valore culturale, si può comunque sfruttare quella comunità di esperti, commentatori ed esponenti di spicco del settore per promuovere le proprie opere. Risultano particolarmente efficaci i micro influencer, ovvero quei personaggi che, sui social, ottengono un buon seguito da parte di un piccolo gruppo molto fedele e attivo. Puntare alle nicchie e alle piccole comunità artistiche, appoggiandosi ai micro influencer, può rappresentare in alcuni casi un’ottima strategia di digital marketing.
Digital marketing per l’arte e social media
I social media sono un buon canale di promozione dei contenuti legati al mondo dell’arte. Ne citiamo in particolare due, diversi tra loro ma entrambi efficaci e complementari. Instragram è il veicolo ideale per l’arte visiva. Gli highlights si possono utilizzare per promuovere mostre, opere, eventi, ma anche per creare tutorial e piccoli video dimostrativi. Inoltre, le opere possono essere organizzate per categorie tematiche, incentivando l’acquisto. Le storie in evidenza incentivano il dialogo con gli utenti e vivacizzano il profilo. LinkedIn è invece il posto giusto per creare relazioni con curatori, giornalisti, direttori di museo e molte altre figure cruciali del mondo dell’arte. Si possono presentare progetti, pubblicare articoli, creare gruppi di discussione e condividere percorsi professionali.