Tramite una narrazione efficace, i brand possono instaurare un rapporto diretto col proprio pubblico. Una selezione di progetti di storytelling vincenti realizzati da aziende italiane e internazionali
La narrazione rappresenta per un brand un importante valore aggiunto. A parità di prodotto, o all’interno dello stesso settore merceologico o di servizi, chi sa raccontarsi meglio vince. Le storie hanno la capacità di conquistare il pubblico, di coinvolgerlo. Sono portatrici di valori, di sogni e soprattutto di tanti piccoli dettagli nei quali ciascuno può riconoscersi. Ecco cinque esempi dai quali trarre ispirazione per costruire uno storytelling efficace.
Dream Crazy – Nike
Nike è un brand che lavora da sempre sulla creazione di un mondo, più che sulla promozione di un prodotto, distinguendosi per l’impegno sociale. Ne è un esempio lo spot “Dream Crazy”, che vede protagonista Colin Kaepernick, il giocatore di football americano che in segno di protesta contro le ingiustizie subite dalla minoranza nera negli Stati Uniti, smise di alzarsi in piedi durante l’inno nazionale, all’inizio di ogni gara. Lo spot fa parte della campagna di Nike ideata per celebrare i 25 anni del suo payoff “Just do it”. Nel video compaiono alcuni personaggi sportivi famosi, ma è la scrittura a giocare un ruolo fondamentale. Kaepernick dà voce a frasi dal forte impatto emotivo che ricordano quanto sia importante impegnarsi per realizzare i propri sogni. Con un chiaro riferimento alla vicenda del protagonista, senza contratto dal 2017: “Credi in qualcosa, anche se significa sacrificare tutto”. Fino alla chiusura ad effetto: “Non chiederti se i tuoi sogni sono folli. Chiediti se lo sono abbastanza”.
#Eroiveri – Amaro Montenegro
Nel 2015 Amaro Montenegro ha celebrato i suoi 130 anni con una campagna di comunicazione multicanale con diversi contenuti a supporto di dieci associazioni no profit italiane. L’azienda ha creato un sito web dedicato e un video di 130 secondi realizzato con videocamere GoPro per raccontare le avventure quotidiane dei volontari. C’è chi salva animali in pericolo, chi si occupa della tutela dei beni archeologici, chi degli incendi boschivi. In contemporanea, uno spot televisivo invita gli spettatori a supportare le associazioni condividendo il video. In questo modo, Amaro Montenegro instaura un dialogo autentico e diretto con il proprio pubblico, basato su valori condivisi. Con un risvolto molto concreto: l’azienda, si legge sul sito, grazie alle condivisioni ha donato alle associazioni 130mila euro.
eBay thanks you
Nel 2012 eBay ha realizzato una serie di video dal titolo “eBay thanks you” facendo proprie le storie di successo di alcuni clienti. Seguiamo, ad esempio, il racconto di Chris Cagle, proprietario di una piccola catena di negozi di biciclette. L’uomo parla della sua vita, della bellezza di una pedalata in città, dei suoi dubbi rispetto all’idea di vendere tramite eBay e del perché si sia ricreduto. In termini molto semplici e credibili. E per questo estremamente convincenti. Destinata a un target B2B, questa campagna di storytelling punta tutto sulle esperienze vere di imprenditori che grazie alla piattaforma sono riusciti a realizzare i loro progetti. Il modo migliore per convincere altri utenti a iscriversi.
Next Generation – Ikea
Per scardinare l’idea che Ikea venda prodotti a basso costo di qualità non eccelsa, il colosso svedese ha realizzato un racconto emozionante che mostra momenti di vita di persone comuni e mette al centro la longevità dei suoi modelli d’arredo. Lo spot fa leva sul sentimento della nostalgia di chi lascia un nucleo familiare per crearne uno nuovo. Portando con sé ad esempio la poltrona Poäng, dove un tempo sedeva sulle gambe del papà, e dove oggi siederà con la sua bambina sulle gambe. Da economico e di breve durata, il prodotto Ikea diventa un valore da tramandare di generazione in generazione.
Humans of New York
Non si tratta di un progetto realizzato da un brand, ma da un fotografo e blogger, lo statunitense Brandon Stanton. Pur non essendo di natura commerciale, è un esempio di storytelling che ha ottenuto un successo straordinario. A partire dal 2010 Stanton ha raccolto 10mila fotografie degli abitanti della Grande Mela, realizzando, a 10 anni di distanza, anche due libri fotografici. Una sorta di censimento fotografico, corredato dalle storie dei protagonisti. Esistono anche dei filoni tematici dedicati ad argomenti specifici, ad esempio ai detenuti e ai rifugiati politici. La pagina Facebook del progetto conta oggi quasi 18 milioni di seguaci. Ogni post genera migliaia di commenti di persone che esprimono il proprio parere e, molto spesso, raccontano a loro volta una storia per qualche elemento si avvicina a quella pubblicata. Una grande comunità nata dal semplice, ma efficace, racconto di singole vite.