Fare giornalismo su Instagram è possibile, e può aprire prospettive interessanti. A patto di rispettare le caratteristiche dello strumento che si utilizza, creando contenuti ad hoc, curando la qualità e l’interazione con gli utenti
Instagram non è nato come una piattaforma pensata per il giornalismo. Né è stata mai molto utilizzata dai singoli giornalisti, che hanno sempre preferito Twitter. Infatti, la maggior parte delle testate ha iniziato tardi ad utilizzarla. E soprattutto, lo fa ancora senza una strategia mirata, creando pochi contenuti nativi. In questo modo Instagram funge solo da vetrina. Ci sono però alcune realtà che ne fanno un uso completamente diverso, sfruttando al massimo le potenzialità che la piattaforma offre. Vediamo come.
Testate giornalistiche su Instagram in Italia e all’estero
DataMediaHub ha analizzato la presenza su Instagram di 33 testate giornalistiche italiane. Fanpage è quella con il numero di follower più alto (1,7 milioni), seguita da Repubblica (1,6 milioni) e dal Corriere della Sera (1,2 milioni). La classifica è invariata anche per quanto riguarda il tasso di interazione. Le foto rappresentano il formato prevalente, ma le testate più attive stanno iniziando a puntare anche su storie e reel.
Oltre confine, la BBC News ha superato i 20 milioni di follower: si tratta di uno degli account giornalisti più seguiti al mondo. La CNN ne ha 16 milioni, il New York Times 14. Nel 2018 la BBC aveva 4 milioni di follower. La crescita è avvenuta in particolare durante la pandemia, quando il suo profilo Instagram si è posizionato come riferimento autorevole e attendibile, integrando i video, un tempo prevalenti, con spiegazioni, storie e soprattutto testi sulle immagini, un formato oggi molto diffuso.
Il giornalismo nato su Instagram
Esistono, anche in Italia, realtà alternative alle testate giornalistiche regolarmente registrate, nate proprio su Instagram e modellate sulle caratteristiche della piattaforma stessa. Spesso sono guidate da (giovani) giornalisti professionisti, organizzati in normali redazioni. E producono un’informazione di qualità, con una particolare attenzione all’attendibilità dei dati e delle fonti. In sostanza, quindi, si tratta di puro giornalismo. È il mezzo che cambia. Ne è un esempio Will, una “community online di più di 1.3 milioni di persone” nata per raccontare il “cambiamento a livello macroeconomico, geopolitico, di consapevolezza sociale ed ambientale”.
Fondato alla fine del 2019, Will pubblica contenuti esplicativi, schede con dati, video, ma anche dei veri e propri reportage giornalistici esclusivi sotto forma di Instagram stories. Il linguaggio è informale e diretto, l’interazione con la community centrale, ma il metodo giornalistico è quello tradizionale. Da qui nasce il rapporto di fiducia con gli utenti di cui le testate tradizionali avrebbero tanto bisogno. Un’esperienza simile è quella di Rassegnally, nata come Rassegnagram: tutte le mattine, nelle storie, una selezione delle notizie più importanti spiegate con cura.
Giornalismo e branded content sui social network
Il branded content funziona particolarmente bene su Instagram. Naturalmente, la divulgazione di contenuti prodotti da aziende deve essere dichiarata e trasparente. Alcune tra le nuove realtà giornalistiche nate sui social sono state in grado di comprenderne il potenziale, considerando le aziende come fonti di dati e informazioni importanti, con cui collaborare proficuamente. L’importante è garantire la qualità dell’informazione e la coerenza del linguaggio.
Esperienze come quella di Will e Rassegnally dimostrano che il web e i social aprono nuovi orizzonti al giornalismo, se utilizzati correttamente, rispettandone le caratteristiche. L’errore che molte testate hanno commesso e talvolta ancora commettono è quello di pensare che il web, essendo illimitato, sia il posto dove pubblicare qualunque cosa. Magari proprio ciò che è stato scartato dal giornale per mancanza di spazio. In questo modo, però, il giornalismo non funziona e perde la sua efficacia. Il concetto è semplice: se le persone anziché comprare il giornale aprono Instagram, l’informazione va data su Instagram. In questo modo il giornalismo riacquista fiducia e agisce anche come antidoto e contrasto alle fake news di cui ancora i social network rappresentano il principale veicolo.