Una strategia vincente per promuovere il turismo è senza dubbio lo storytelling che mette al centro l’elemento umano. Ecco come.
Al pari di un marchio aziendale o di un servizio, anche il turismo ha bisogno di una strategia di marketing mirata, supportata da un’attività di storytelling che trasformi il prodotto-viaggio, il territorio o il luogo di vacanza in un’esperienza immersiva, capace di coinvolgere il visitatore in tutti i suoi sensi. Diverse località si stanno muovendo in questa direzione, in primis le Regioni, che per ripartire nel periodo post-covid hanno stanziato importanti investimenti nella comunicazione per promuovere il turismo verso il proprio territorio.
Il pubblico è alla ricerca di storie autentiche, vere e memorabili, che suscitino una reazione emotiva. Perché ciò accada, è fondamentale che al centro della narrazione vi sia non tanto una fedele descrizione del luogo, bensì l’elemento umano. Le campagne di marketing turistico più riuscite non si sono limitate a promuovere un’esperienza, ma hanno costruito attorno ad essa una storia in cui il consumatore ha potuto identificarsi, sentendosi parte di essa: hanno usato lo storytelling per far sentire il viaggiatore come un personaggio importante del racconto.
Alcune semplici strategie narrative aiutano a muoversi in questa direzione: l’utilizzo della prima persona per raccontare il luogo in cui si vive, valorizzando origini, tradizioni, ricordi; la presenza di riferimenti storici, letterari e cinematografici; la creazione di un racconto collettivo composto dalle esperienze degli ospiti di un determinato luogo.
Un bell’esempio di storytelling turistico è Storie da vivere, un progetto che tramite sito web, canali social e newsletter racconta l’Alto Adige attraverso le sue persone, i volti e le vite di chi abita in questo territorio. Sono storie che provengono da ogni angolo della regione e che allo stesso tempo trattano temi universali, che toccano tutte le persone; storie che parlano di scelte di vita, che raccontano del legame tra tradizione e innovazione, tra natura e cultura, che portano a interrogarsi sul vero significato delle cose e della vita.
Articoli, immagini e video raccontano vicende e personaggi curiosi, particolari, che custodiscono caratteri tipici del territorio così come aspetti che potrebbero riguardare chiunque. Inoltre, alle storie sono collegate delle esperienze a tema, così gli utenti possono vivere in prima persona un pezzettino del proprio racconto preferito. Il progetto, che ha ottenuto numerosi riconoscimenti nell’ambito del marketing turistico, e non solo, riscuote grande successo anche tra il pubblico, con un altissimo numero di condivisioni sui social delle storie pubblicate.
Storytelling di questo genere assumono un ruolo ancor più importante in un periodo in cui il turismo ha bisogno di rafforzare la fiducia e il senso di sicurezza, tenendo vivo il legame con un territorio anche quando le persone non hanno l’immediata possibilità di muoversi. Regioni e comuni hanno fatto ricorso anche a influencer, campioni dello sport, comici, personaggi dello spettacolo per costruire storytelling e identità visive avvincenti, in un’estate in cui l’80% degli italiani trascorrerà le vacanze all’interno del territorio nazionale.
La chiave narrativa di questi spot è quasi sempre la medesima: bellezza e sicurezza, scoperta e prossimità. Il Veneto, ad esempio, ha investito 2,3 milioni di euro per una campagna multicanale che copre media tradizionali (giornali, radio, tv) e social (con il coinvolgimento di blogger, video maker, content creator) per veicolare esperienze dirette vissute in regione attraverso diversi percorsi tematici, con l’elemento costante di una vacanza in sicurezza.
In Puglia, un progetto di storytelling creato per promuovere i piccoli centri è ora diventato anche un libro: A tu per tour è il progetto di storytelling multicanale di promozione turistica, vincitore del progetto PIN GIOVANI della Regione Puglia, che racconta trenta paesi pugliesi al di sotto dei quindicimila abitanti che, pur custodendo diversi elementi di interesse, non sempre sono individuati come destinazioni turistiche.
Il progetto è un viaggio alla scoperta dei piccoli centri pugliesi attraverso l’incontro con i cantastorie del luogo; un racconto che parte dal basso in grado di cogliere gli aspetti salienti e rappresentativi di ogni luogo visitato. Il viaggio è stato raccontato sul blog del progetto e con dirette sui canali social e, infine, è diventato anche una guida cartacea.