Il tasso di conversione rivela quanti dei visitatori di un sito web hanno compiuto l’azione per la quale il sito stesso è stato realizzato: dall’acquisto di un prodotto alla compilazione di un form. Calcolarlo è semplice, ma per migliorarlo occorre mettere in atto un’analisi approfondita e una buona strategia
Ottenere un alto numero di visite sul proprio sito è importante ma non è sufficiente. Occorre che le persone compiano l’azione che desideriamo sia portata a termine. Nel caso di un e-commerce parliamo dell’acquisto, ma in altri contesti può anche essere l’iscrizione a una newsletter o la compilazione di un form con i propri dati. Qualunque sia l’obiettivo, bisogna tenere sotto controllo il suo andamento. Per questo esiste il tasso di conversione: la percentuale di visitatori del sito web che compie l’azione per la quale il sito stesso è stato realizzato. Vediamo come calcolarlo e come migliorarlo.
Come calcolare il tasso di conversione
Calcolare il tasso di conversione è molto semplice. Bisogna dividere il numero di conversioni registrate in un preciso periodo di tempo (ad esempio nel caso di un e-commerce gli acquisti in un mese) per il numero di visitatori totali del sito nello stesso periodo. Infine, per ottenere la percentuale si moltiplica la cifra ottenuta per cento. Ecco la formula:
Tasso di conversione = (n° di conversioni / n° di visite) x 100
Questo dato riporta una importante fotografia generale della situazione e dell’efficacia del nostro sito web. Dopodiché, per aumentare il numero di conversioni bisogna raffinare l’analisi in modo da comprendere da quali fonti provengono le conversioni e perché alcuni visitatori si fermano prima di convertire.
Dove trovare i dati necessari
Se dovete calcolare per la prima volta il tasso di conversione del vostro sito web potreste chiedervi dove trovare i dati necessari. Lo strumento da utilizzare sempre in questi casi è Google Analytics. Su questa piattaforma è facile trovare i dati relativi alle visite. Impostando specifiche date li si circoscrive ad un periodo limitato. Analytics fornisce anche informazioni sulle conversioni, ad esempio sugli acquisti di un e-commerce. Prima, però, bisogna impostare gli obiettivi che ci si pone in modo che questo strumento possa tenerne traccia.
Come analizzare il tasso di conversione
La quantità, quando si parla di tasso di conversione, è importante, ma non è tutto. Il numero di conversioni può infatti anche risultare fuorviante, in alcuni casi. La percentuale di per sé non è un valore assoluto: va messa in relazione con il numero totale di visitatori di un sito e anche con la qualità della conversione. Se l’obiettivo è la compilazione di un form bisogna capire se i dati inseriti sono completi e corretti. Se invece siamo su un e-commerce è chiaro che non tutti gli acquisti hanno lo stesso valore. Diciamo, quindi, che il tasso di conversione può essere considerato il punto di partenza per un’analisi approfondita dell’efficacia del proprio sito web.
Migliorare il tasso di conversione
Una buona strategia di digital marketing permette di tenere sotto controllo il tasso di conversione e di agire in modo mirato per migliorarlo. Non c’è una regola univoca per ottenere buoni risultati: tutto dipende dal settore in cui si opera, dal proprio target di riferimento e dalle sue abitudini. Ancora una volta, dunque, è necessario compiere un’analisi in modo da individuare il modus operandi dei visitatori del proprio sito web. Concentrandosi, in particolare, sul momento in cui lo abbandonano senza aver convertito: è qui che bisogna intervenire.
Ad esempio, inserendo una call to action più efficace. Oppure, se parliamo di un’e-commerce, verificando che gli step per arrivare al momento dell’acquisto siano chiari e semplici. Molto spesso anche i dettagli contano: il bottone da cliccare per completare l’acquisto è ben visibile? Mancano delle informazioni? O, al contrario, c’è un eccesso di informazioni o sono presenti frasi non del tutto chiare che potrebbero disincentivare l’utente? Per realizzare questa analisi ancora una volta viene in nostro aiuto Analytics. Qui, infatti, è possibile visualizzare i dati relativi ai tassi di rimbalzo.
Strategie di web marketing
La cura dei piccoli dettagli è la via maestra per migliorare il tasso di conversione. Dedicare molto tempo agli elementi sopra indicati è quindi sicuramente una buona idea. Dopodiché si possono mettere in atto diverse strategie per rendere ulteriormente più efficace il proprio sito web. Nel caso di un e-commerce, ad esempio, è sicuramente incentivante offrire il reso gratuito e garantire informazioni chiare sulla sicurezza del pagamento elettronico.
Tutte le azioni che vengono messe in pratica vanno poi comunicate e messe bene in evidenza in modo da conquistare la fiducia degli utenti. Allo stesso tempo, bisogna lavorare sulla SEO e sui contenuti, verificando che siano originali, utili e ottimizzati per i motori di ricerca. Infine, il sito web non deve essere “abbandonato a sé stesso”, ma promosso e coordinato attraverso i social network, le newsletter e ogni altro mezzo utilizzato dall’azienda per entrare in contatto con i propri clienti, online e offline.